In un’epoca in cui il mondo sembra sempre più frammentato, la capacità di mettersi nei panni dell’altro – l’empatia – diventa un valore fondamentale.
Ed è proprio partendo da questa riflessione che si è svolto il nostro incontro con gli alunni del V anno del Liceo Scientifico presso l’Istituto Scolastico Superiore Alberti – Virgilio di San Giorgio del Sannio, un appuntamento dedicato alla scoperta del Programma Erasmus+ e delle numerose possibilità che esso offre ai giovani europei.
L’incontro, organizzato nell’ambito degli eventi di disseminazione dei risultati dello Youth Exchange Erasmus Plus “Empathy Road“, ha avuto l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi le opportunità di mobilità internazionale, apprendimento non formale e crescita personale che Erasmus+ mette a disposizione.
Ma non solo: abbiamo voluto accompagnarli in un percorso più profondo, dove al centro non c’è solo il viaggio fisico verso un altro Paese, ma anche il viaggio interiore verso una maggiore consapevolezza di sé e degli altri.
Attraverso un dialogo aperto, testimonianze e attività partecipative, abbiamo esplorato il significato dell’empatia come strumento chiave per vivere appieno un’esperienza interculturale.
Abbiamo riflettuto su cosa voglia dire “abitare il punto di vista dell’altro”, su come le differenze culturali non siano ostacoli ma occasioni di arricchimento, e su come il confronto possa diventare terreno fertile per la crescita personale e collettiva.
L’entusiasmo e la curiosità degli studenti ci hanno confermato quanto sia importante offrire spazi di orientamento e confronto su questi temi. I giovani sono pronti a partire, a mettersi in gioco, a scoprire il mondo con occhi nuovi – ma hanno anche bisogno di strumenti per farlo in modo consapevole, etico e responsabile.
Ringraziamo il Liceo Scientifico per l’accoglienza e tutti gli studenti che hanno partecipato con attenzione, domande stimolanti e pensieri profondi. Siamo convinti che esperienze come questa rappresentino piccoli, ma importanti, semi di cambiamento.
Perché, come ci insegna l’esperienza Erasmus+, l’Europa (e il mondo) si costruisce con la conoscenza, il dialogo e – soprattutto – con l’empatia.