Cosa succederebbe se, un giorno, mangiando il panino della mensa, ti accorgessi all’improvviso di poter leggere nel pensiero?
E se il giorno dopo, con una semplice focaccia, riuscissi a vedere tutto al rallentatore?
È quello che accade a Luca, il protagonista della storia “La merenda che cambia le persone”, nata durante il laboratorio di scrittura creativa “Leggo, Immagino, Scrivo” organizzato da Move2Europe APS.
Luca ha 10 anni, è un po’ timido e ama l’astronomia. Un giorno, tra una merenda e l’altra, inizia a notare qualcosa di strano: ogni cibo gli dona un potere diverso. Incuriosito, inizia a indagare con l’aiuto della sua vicina Anna e finisce coinvolto in un’avventura tra gemme celesti, case misteriose, maghi e sparizioni improvvise.
Il finale? Un piccolo enigma… e una grande certezza: la merenda è magica!
Ma questa storia non è solo frutto della fantasia. È il risultato di un laboratorio dove bambini ed adulti hanno immaginato mondi e trasformato le loro idee in parole. Un percorso educativo e creativo in cui ogni partecipante ha potuto esprimere se stesso e scoprire che scrivere può essere un modo potente per raccontare – e reinventare – la realtà.
Il progetto “Leggo, Immagino, Scrivo” è nato proprio con questo spirito: stimolare la creatività, il pensiero critico e il piacere della narrazione, partendo dal gioco e dal confronto. E storie come quella di Luca ci ricordano che basta poco – un panino, un’idea, una scintilla – per cambiare prospettiva e dare vita a qualcosa di straordinario.
Perché alla fine, ogni storia ben raccontata è una piccola magia. Proprio come una merenda speciale.
LA MERENDA CHE CAMBIA LE PERSONE
Era lunedì, e come sempre la mensa della scuola serviva panini. Ma quando Luca assaggiò il suo, successe qualcosa di strano: all’improvviso capiva cosa pensava il suo compagno di banco. Poi, il giorno dopo, con la focaccia, riuscì a vedere al rallentatore. Mercoledì, il succo di frutta gli fece parlare tutte le lingue del mondo. Luca era confuso, ma anche incuriosito: chi preparava quei cibi? E perché solo lui sembrava sentirne gli effetti?
Luca è un bambino di 10 anni e vive in un appartamento, è un po’ timido e gli piace vedere video sull’astronomia. Un giorno, dopo la scuola, tornò a casa e trovò suo zio che gli stava preparando il pranzo. Dopo mangiato, gli sembrò di avere gli stessi effetti che aveva avuto a scuola dopo aver mangiato il panino della mensa. Guardò bene nel piatto e trovò qualcosa di luccicante: era una piccola gemma celeste!
Allora decise di indagare, per scoprire cosa stesse succedendo e, per farlo, chiese aiuto alla sua vicina di casa, Anna. Anna gli disse che le sembrava di aver visto una gemma celeste sul vialetto di una casa al numero 28 in Via Betullh. Incuriosito, Luca si incamminò verso quella casa.
Camminando incontrò un signore che cercò di ostacolarlo e farlo cadere, evidentemente per non farlo arrivare alla casa di Via Betullh, ma Luca riuscì a schivarlo. Qualche minuto dopo, nemmeno il tempo di voltarsi e…puf!!! Luca scomparve!!!
Si ritrovò dentro la casa di Via Betullh e anche lì trovò quel signore che aveva incontrato prima. Ancora una volta quell’uomo tentò di ostacolarlo ma all’improvviso, puf!!!! L’uomo si trasformò in un mago!!!
Con un colpo di bacchetta magica il mago teletrasportò Luca a casa sua, dove lo zio stava preparando il pranzo. Luca, affannato, uscì dalla porta principale e corse di nuovo verso Via Betullh, ma, sorpresa delle sorprese, la casa al numero 28 non c’era più, era completamente scomparsa!!!
Luca non capiva, si guardava intorno e, leggendo i numeri civici, trovava solo 24, 26, e poi 30, 32, eccetera. Tutto quello che era accaduto rimaneva un vero mistero ma una cosa era certa: la merenda era…MAGICA!!!